Di un gatto, una scatola e una situazione critica
Io vado in crisi. Puntualmente, ma con periodicità variabile.
Il fatto di saperlo è utile (poiché posso programmare l’antidoto) ed è inutile allo stesso tempo (poiché l’innesco della reazione è per lo più sconosciuto).
Non si tratta sempre di crisi distruttive. Anzi, spesso si tratta di crisi bellissime, interessanti, illuminanti che vien da dire:
– “E che crisi sono?”
– “Sono inquietudini.”
E le inquietudini sono terribili, stimolanti, nutrienti e spossanti.
Quindi Erwin, tu e il tuo gatto, non avete inventato niente: della coesistenza di due fatti incompatibili e contestuali, io e il MIO gatto, ne sappiamo a iosa.